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Progetto 40Hz, articolo su Beyond the Magazine

Qual è il confine tra suono e terapia? Progetto 40Hz nasce per esplorarlo, partendo da un dato concreto: le frequenze a 40Hz, oggi al centro della ricerca scientifica internazionale, sono in grado di stimolare le onde cerebrali, influenzare il benessere psico-fisico e, in alcuni casi, supportare la gestione di patologie neurologiche.

A Milano, Casa degli Artisti traduce questa evidenza in un progetto d’avanguardia: una residenza per artisti che mette in relazione musica, neuroscienze e ricerca applicata. Un percorso che, dal 15 maggio al 30 novembre 2025, trasformerà l’Atelier Musicale in un laboratorio di sperimentazione, con l’obiettivo di produrre composizioni originali capaci di integrare le frequenze terapeutiche e verificarne l’impatto reale.

La scelta non è casuale. Le frequenze a 40Hz sono al centro di studi internazionali – dal MIT all’Università di Toronto – che ne confermano gli effetti sul cervello umano: dalla riduzione dell’ansia all’interazione con patologie neurologiche come Alzheimer e fibromialgia. Persino in ambito oncologico, recenti ricerche dell’Università Federale di Rio de Janeiro hanno osservato correlazioni interessanti tra vibrazioni sonore e apoptosi cellulare.

Con il Progetto 40Hz, Casa degli Artisti fa un passo oltre la teoria: trasforma questi dati in un laboratorio creativo, dove la sperimentazione sonora si fonde con il rigore della ricerca scientifica. Gli artisti selezionati tramite open call (fino al 18 maggio) lavoreranno in residenza affiancati da sei producer di riferimento – tra cui Taketo Gohara, Poche Cltv, Marco Giudici, BaaB e Brail – per sviluppare nuove composizioni basate sull’uso consapevole delle frequenze.

La differenza la faranno i numeri: ogni opera sarà analizzata attraverso dispositivi EEG, misurando in tempo reale l’impatto delle frequenze sulle onde cerebrali gamma. Il team di neuroscienziati, guidato da Sasha D’Ambrosio (Università Statale di Milano e UCL), seguirà il processo con protocolli sviluppati ad hoc, trasformando ogni creazione artistica in un caso studio condivisibile con la comunità scientifica.

Il progetto si sviluppa come una residenza artistica strutturata: sei artisti selezionati tramite open call avranno l’opportunità di lavorare con sei produttori di alto profilo in un percorso che coniuga sperimentazione creativa e rigore scientifico. Ogni artista disporrà di un periodo di lavoro compreso tra due settimane e un mese, durante il quale svilupperà composizioni immersive, in dialogo costante con il team scientifico e con il supporto tecnico di partner come Galvan e Logos Speaker.

Oltre alla dimensione di ricerca, Progetto 40Hz si propone come piattaforma di confronto interdisciplinare: durante la residenza, sono previsti incontri con curatori, operatori del settore musicale, critici d’arte e rappresentanti della comunità scientifica. Un ecosistema di scambio pensato per arricchire il processo creativo e ampliare la visibilità dei lavori in corso.

Il percorso culminerà in una serie di Open Studio all’interno dell’Atelier Musicale, per presentare al pubblico le opere sviluppate, e in una performance collettiva durante la Milano Music Week di novembre 2025, occasione in cui Casa degli Artisti conferma il suo ruolo di catalizzatore di progettualità innovative.

Progetto 40Hz non si limita a “sperimentare” la musica come terapia: ambisce a validarne il potenziale con strumenti scientifici, creando un modello replicabile di collaborazione tra arte, tecnologia e ricerca applicata al benessere.

Un approccio che riflette pienamente la vocazione di Casa degli Artisti: essere laboratorio di cultura contemporanea, in cui i linguaggi si contaminano per generare valore sociale oltre che estetico.

Photocredit: Casa degli Artisti