C’è qualcosa di arcaico e futuristico insieme nel modo in cui la natura si difende. Quando un tronco viene inciso, rilascia una miscela densa, aromatica, capace di proteggere, sigillare, guarire. È un gesto primordiale, ma anche un atto di resilienza. Milano Unica Luglio 2025 traduce questo processo vegetale in un lessico tessile sofisticato, dove ogni goccia di resina si fa ispirazione estetica, e ogni corteccia si tramuta in superficie creativa.
Dal cuore stesso dell’albero nasce l’ispirazione per il raso vellutato di Fasac, che accoglie le sfumature rosso-violacee tipiche della linfa più profonda, rivelando una texture naturale che vibra tra opacità e luce, tra forza e carezza. Il jacquard di Quorum interpreta le gocce di resina come rilievi tattili, piccole protuberanze che creano ritmo e profondità sul tessuto, in un gioco ottico quasi ipnotico.

Altrove, su una corteccia screziata, si intravedono macchie color ambra: un richiamo diretto agli strass luminosi di Goretti – Minervahub, che riprendono la brillantezza organica della linfa solidificata, come gioielli nati dalla terra. Il motivo ondulato firmato Dutel Création segue invece le cicatrici del tronco, linee spezzate e fluenti che raccontano l’erosione del tempo. Qui, la resina giallognola cola a piccole gocce, trasformandosi nello splendido chiaroscuro metallizzato di Airily, dove la luce si deposita come un segreto sussurrato.

Sul tessuto ricamato di Orsini, quelle stesse lacrime resinose prendono forma in chiazze dorate, delicate e visibili come memorie liquide. Un’altra corteccia, con un taglio vivo da cui fuoriesce una sostanza arancione e compatta, diventa la musa per il camouflage paillettato di Fada Tessuti: un’esplosione controllata di bagliori e materia, tra natura e nightwear couture.

Le righe tridimensionali di Pongees Specialisti in Seta emergono come venature appiccicose, simili all’essenza che si affaccia dal cappello di un fungo albino, fragile e vivo. Le trame di Fabritex – Outside raccolgono le gocce di resina che pendono da aghi sottili, restituendo un pattern disciplinato ma organico, come se ogni filo seguisse il battito di una foresta nascosta.

Chiude il racconto il cloquet firmato Cavalleri & C., tessuto denso, granato, evocativo della scorza di un albero appena troncato. È lì che il composto botanico, ricco di futuro e memoria, sgorga per preservare il legno, proprio come la manifattura italiana preserva il sapere.
Crediti: Milano Unica