Daiichi Sankyo Italia celebra il World Inclusion Day con un modello che trasforma la diversità in valore condiviso
C’è un modo nuovo di intendere l’impresa: più consapevole, più empatico, più umano.
Con AmpiaMente, Daiichi Sankyo Italia inaugura un percorso che ridefinisce il concetto di inclusione, mettendo al centro le persone e il valore delle differenze.
Un approccio nato in Italia, presentato in occasione del World Inclusion Day, che invita a guardare la diversità come motore di innovazione e di crescita collettiva.
“Vogliamo rafforzare un modello di business che mette al centro gli individui, non solo come professionisti ma come persone uniche”, sottolinea Paolo Pagliarini, HR, Corporate Communication & Mobility & Facilities Director. “Valorizzare la neurodiversità significa generare innovazione e benessere condiviso.”

Dalla teoria all’azione
AmpiaMente non è un manifesto d’intenti, ma una pratica quotidiana.
L’azienda ha avviato workshop di inclusive mindset, esperienze immersive e percorsi formativi per superare pregiudizi e promuovere una cultura del rispetto.
Un’attenzione particolare è dedicata all’inserimento lavorativo di persone con disturbi dello spettro autistico, in linea con una visione che vede nella neurodiversità una risorsa concreta.
In Italia, secondo The Lancet Psychiatry e Istat, solo il 20% delle persone autistiche trova occupazione.
In Daiichi Sankyo, invece, precisione, creatività e capacità analitica di questi colleghi stanno arricchendo i team, dimostrando che la diversità non è un limite, ma un valore aggiunto.
Un modello d’impresa evoluto
All’interno della Vision 2030 del gruppo, che integra innovazione scientifica e responsabilità sociale, Daiichi Sankyo Italia conferma una prospettiva in cui la ricerca sul cancro e sulle malattie cardiovascolari convive con un impegno più ampio: prendersi cura delle persone, delle comunità e del futuro.
Con AmpiaMente, l’azienda ribadisce una verità semplice e potente: la vera innovazione nasce dal rispetto e dall’ascolto.
E che il futuro dell’impresa, per essere sostenibile, deve prima di tutto essere umano.
