In occasione della Hospitality Design Conference 2025, Beyond the Magazine, in qualità di media partner, ha seguito e raccontato i momenti salienti dell’evento, dando voce ai protagonisti che stanno contribuendo a ridefinire il linguaggio dell’ospitalità contemporanea.
Architetti, imprenditori e general manager si sono alternati sul palco del Meliá Milano per condividere case study, processi progettuali e visioni inedite: un confronto ricco, articolato in più sessioni, che ha restituito uno spaccato sfaccettato e stimolante del settore.
Tra i contributi più significativi, quello dell’Hotel Mediterraneo Sorrento, presentato da Pietro Monti, Chief Marketing Officer della struttura e CEO di Colorviaggi, insieme all’architetto Manuela Mannino, co-fondatrice dello studio internazionale THDP.

La storia dell’hotel affonda le radici nella seconda metà del Novecento, quando la dimora di famiglia viene trasformata in una struttura ricettiva. Nel tempo, grazie a un percorso di rinnovamento continuo, ha ottenuto la classificazione 5 stelle lusso. Il progetto più recente, curato proprio da Mannino, ha segnato una svolta nella definizione dell’identità dell’hotel: un nuovo assetto architettonico e di interior design, spazi comuni pensati come una “casa elegante”, e un’ospitalità immersiva, che unisce calore familiare e standard di eccellenza.
L’intervento si è soffermato anche sulla valorizzazione della posizione panoramica e sulla volontà di garantire esperienze visive privilegiate da ogni camera, mai con pareti confinanti con altri edifici, ma orientate verso mare, giardini o strada principale. La sostenibilità è parte integrante del progetto, certificata e riconosciuta, in risposta alla crescente sensibilità del turismo internazionale.

In una sessione successiva, dal titolo “WOW hospitality vs l’autenticità dell’ospitalità”, è intervenuto l’architetto Flaviano Capriotti, fondatore dello studio Flaviano Capriotti Architetti e autore di progetti iconici per il Bulgari Hotel Milano, Park Hyatt Milano, Faloria Mountain Spa Resort, Ristorante Andrea Aprea e Caffè Bistrot.
Capriotti ha esplorato il concetto di lusso autentico, inteso come esperienza raffinata, profonda e duratura, al di là dell’effetto “wow” immediato. Ha sottolineato come l’identità di un progetto non possa prescindere da una ricerca contestuale, che parte dalla conoscenza della terra, della materia, della cultura del luogo.
Secondo Capriotti, il vero lusso non è necessariamente opulenza, ma autenticità, cura, studio, selezione consapevole dei materiali naturali come marmo e legno. Ogni scelta, dalla distribuzione degli spazi all’esperienza emotiva dell’ospite, deve essere orientata alla creazione di ambienti timeless, capaci di resistere alle mode e di diventare luoghi da ricordare, non solo da vedere.
Entrambi gli interventi, pur molto diversi tra loro, hanno restituito un messaggio comune: oggi, progettare per l’ospitalità significa coniugare sogno e strategia, identità e sostenibilità, accoglienza e narrazione.
L’Hospitality Design Conference si conferma, anche per il 2025, una piattaforma di riferimento per chi, con visione e competenza, contribuisce a ridefinire i codici dell’accoglienza internazionale.
Photocredit: Hospitality Design Conference | Teamwork | Hotel Mediterraneo Sorrento | THPD Studio | Flaviano Capriotti Architetti | GMAROCCOLO