Arte & Cultura

La visione dell’arte 

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In questo numero dedicato all’arte voglio parlarvi di una mostra straordinaria ai Musei San Domenico di Forlì, in collaborazione con gli Uffizi di Firenze, dedicata a Dante Alighieri.

Quasi trecento opere per raccontare ciò che Dante ha impresso per sempre nelle nostre menti attraverso i suoi scritti ed in particolare attraverso la Divina Commedia. Quest’anno infatti ricorrono 700 anni dalla sua morte e questa mostra mette insieme quadri, dipinti, sculture, incisioni, disegni e bozzetti di vari artisti che dal Duecento fino al Novecento hanno dato forma a ciò che Dante ha raccontato.

Il poeta fiorentino era un esperto conoscitore dell’arte, la Divina Commedia ne è la conferma, il suo è un “visibile parlare”, infatti le sue parole creano immediatamente nel lettore una visione, un colore, una sensazione. Io ho avuto il grande privilegio di percorrere questo viaggio all’interno della mostra da sola, un paio di giorni prima dell’apertura al pubblico.

Questa fortuna è legata al fatto che proprio su questa mostra Sky Arte ha deciso di fare uno speciale e così abbiamo girato la puntata, che andrà in onda il 30 maggio, nella completa tranquillità e magia che solo un museo allestito ma senza pubblico, può possedere.

E’ un viaggio che passa attraverso l’Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso, un viaggio dalle tenebre alla luce e vi assicuro che le emozioni che vivrete sono davvero contrastanti.

Personalmente ho amato molto il dipinto di Jules-Jean-Antoine Lecomte du Nouy dove Paolo e Francesca sono ritratti mentre vengono sconquassati dal vento infernale, quel vento che come la passione che li ha dannati fa perdere la razionalità e i punti fermi, ma l’amore non può essere razionale e così per la legge del contrappasso i due amanti sono condannati a vivere nel turbinio dell’impetuoso vento, così come è stato impetuoso ed irrefrenabile il desiderio che li ha travolti in vita.

Un altro quadro che mi ha totalmente sconvolta per la sua potenza e di fronte al quale ho provato realmente la sindrome di Stendhal è “Lucifero” di Franz von Stuck. Mi sono sentita in connessione profonda con lui, con gli occhi magnetici ed inquietanti dell’angelo caduto rappresentato da Von Stuck, una sensazione fortissima che ha pervaso tutto il mio corpo e mi ha rigato il volto di lacrime.

Ma per fortuna poi il percorso continua, si passa dal Purgatorio e si arriva alla luce del Paradiso e qui tra le tante opere, un dipinto che mi ha sollevata e rincuorata è “La Creazione della luce” di Previati.

Insomma non posso fare altro che consigliarvi una visita a questa mostra unica a Forlì’, avete tempo fino all’11 luglio e vi assicuro che uscirete da lì con un bagaglio di emozioni che vi stupirà!

 

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a cura di Miriam Galanti

 

Miriam Galanti è una delle attrici più giovani e promettenti del panorama italiano. Recentemente sul piccolo schermo, al fianco di Dario Vergassola, nella conduzione del programma Sei in un paese meraviglioso in onda su Sky Uno. Nel 2014 è stata premiata al Festival di Venezia grazie alla sua interpretazione in Metamorfosi, che affronta il delicato tema del femminicidio. Il progetto è stato scelto anche dal Ministero degli Interni per rappresentare l’Italia a livello europeo nella lotta contro la violenza di genere.

 

 

 

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