Luisa Lambri
Bijoy Jain / Studio Mumbai
14 maggio – 31 luglio 2021
Special viewing: 21 maggio, 16 – 19
ALMA ZEVI Venezia
Salizzada San Samuele

 

ALMA ZEVI è lieta di annunciare la prima mostra bipersonale dedicata a Luisa Lambri (n. 1969, Como) e Bijoy Jain / Studio Mumbai (n. 1965, Mumbai). Per l’occasione entrambi hanno creato dei lavori nuovi usando rispettivamente la fotografia e la scultura. Lambri e Jain hanno preso parte a diverse edizioni passate della Biennale di Venezia, Arte e Architettura (Lambri nel 1999, durante la quale ha anche vinto il Leone d’Oro, nel 2004 e nel 2010; Jain nel 2010 e nel 2016).

Per la loro mostra presso ALMA ZEVI, Lambri e Jain hanno realizzato dei nuovi lavori in un dialogo che si sviluppa tra i due artisti e la città di Venezia, in linea con l’obiettivo principale della galleria di presentare nuove commissioni e di invitare figure internazionalmente riconosciute dal mondo dell’arte, dell’architettura e del design a sperimentare nello spazio. Lambri ha scelto di fotografare i dettagli dell’intervento compiuto negli anni Sessanta da Carlo Scarpa nel Palazzo Querini Stampalia, risalente al Quindicesimo secolo.

Le immagini, come sempre nei suoi lavori, catturano sia le atmosfere del luogo specifico, sia l’esperienza personale che l’artista ha provato al suo interno. in queste, la geometria e l’austerità della linea creano un forte contrasto con la dolcezza degli inserti in oro. Nulla è lasciato al caso nel lavoro di Scarpa, e lo stesso si può dire anche delle precise inquadrature di Lambri.

La capacità di reazione a spazi specifici è un elemento che si ritrova profondamente anche nel lavoro di Jain che, nella sua pratica, ricerca nuovi modi per trasformare i materiali in forme nello spazio. Il risultato si può vedere nei volumi dalle proporzioni squisitamente realizzate, che vengono attraversati in continuazione dall’atmosfera.

Jain ha fondato il suo Studio Mumbai nel 2005 con l’obiettivo di esplorare diverse possibilità, superando i limiti linguistici, geografici, culturali. Per la mostra presso ALMA ZEVI, Jain si è ispirato a Venezia integrando la foglia d’oro nel suo lavoro, applicata a strutture architettoniche che appaiono come totem fatti di bambù e filo.

Questi volumi invitano i visitatori a osservarli da tutti i lati, per scoprire gravità, massa, peso, volume, luce e aria.

Immagine:
Bijoy Jain, Tazia II (part.), 2021. Courtesy the Artist and ALMA ZEVI