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Editoriale di Diana De Marchi: Donne avventurose

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Da anni mi occupo di studiare le diseguaglianze, trovare strumenti e modalità di contrasto alle disparità a partire da quelle di genere. Ho iniziato, dopo anni da interprete e traduttrice, come ricercatrice sulla didattica di genere Cisem, Centro di Innovazione e Sperimentazione Educativa di Milano, dove ho imparato a riconoscere barriere e ostacoli che pensavo abbattuti da tempo, grazie alle preziose conquiste di leggi e diritti che donne lungimiranti, coraggiose e determinate ci hanno consegnato. La mia storia famigliare mi aveva fatto credere che le donne potessero raggiungere qualsiasi obiettivo, in quanto ho  vissuto con la mia mamma, arrivata nel nostro paese in un campo profughi a Barletta, scappando dalla Romania attraverso l’Austria,  grande e appassionata lavoratrice, diventata la prima Dirigente metalmeccanica in Italia.

L’esperienza e la formazione decennale al Cisem, mi ha guidata sulla strada della parità. Il nostro gruppo di lavoro cercava di modificare la formazione degli insegnanti e la didattica affinché nelle classi delle scuola superiori si riconoscesse la differenza tra ragazze e ragazzi nelle strategie di apprendimento, affinché nessuno restasse indietro. Come docente ho sperimentato con i miei alunni e le mie alunne la presenza ancora attuale di pregiudizi e stereotipi che continuano ad ingabbiare ragazze e ragazzi.

Ecco perché in questi quasi cinque anni da Consigliera Comunale mi sono impegnata per riconoscere le discriminazioni ancora vive nel nostro tessuto sociale e superarle insieme ad associazioni e istituzioni, nel percorso condiviso per eliminare la violenza e il maltrattamento, a partire da quella sulle donne, per arrivare al rispetto della dignità di tutti, cercando di far vivere le pari opportunità in questa città (Milano) che ha sempre cercato risposte innovative a nuovi bisogni, sensibile a chi è in condizioni di maggiore fragilità o emarginazione.

La pandemia ci ha consegnato una fotografia generale drammatica ma le donne sono state quelle più penalizzate in ambito lavorativo con numeri impressionanti.

La trasformazione del mondo del lavoro corre velocemente e non è chiaro quali saranno le professioni del futuro, ma sicuramente serviranno competenze cosiddette STEM, scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.

Purtroppo le bambine e le ragazze faticano ancora a scegliere queste materie indispensabili e così insieme all’amica Patrizia Zelioli, docente di scrittura creativa, abbiamo pensato ad un libro che raccontasse la storia di donne note e meno note, molte tra loro scienziate, donne diverse che innanzitutto meritano di essere ricordate e raccontate, e che hanno in comune l’aver creduto nelle proprie possibilità e nei propri sogni, oltre le difficoltà del contesto sociale.

Grazie all’incontro con Patrizia Zerbi, editrice di Carthusia, che si è innamorata di queste 28 biografie, il nostro progetto è diventato realtà.

Oltre al libro abbiamo realizzato anche un Kit gioco+ libro “Le Donne Avventurose che hanno fatto grande Milano” patrocinato dal Comune di Milano, distribuito gratuitamente a tutte le scuole primarie della nostra città tramite le nostre straordinarie biblioteche rionali.

Uno strumento concreto, utile a bambini e bambine per capire l’importanza di riconoscere e seguire i nostri talenti. Il grande volume illustrato aiuta grandi e piccoli a parlare di uguaglianza.

Le ragazze raccontate per essere quelle che volevano essere da grandi, hanno combattuto con determinazione contro le convenzioni, i divieti e le incomprensioni. Sono state così brave nel realizzare i propri sogni da riuscire ad aprire strade e occasioni nuove per le ragazze e i ragazzi di oggi.

La vita di queste donne ci affascina, perché sono state coraggiose, originali, capaci e controcorrente. Hanno sfidato i tempi e hanno vinto, anche noi siamo più libere e liberi grazie a loro, e dobbiamo poter coltivare le nostre capacità e continuare a sognare, abbiamo tutti il diritto di scegliere il nostro futuro e le nostre scelte vanno sostenute e rispettate, questo migliorerà il nostro stare insieme oggi e domani.

 

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Diana De Marchi è nata a Milano, dove vive con il compagno Maurizio e le loro due figlie. Ha lavorato per dieci anni come ricercatrice presso il Cisem, Centro di Innovazione e Sperimentazione Educativa di Milano, nell’area Genere ed Educazione.

Diana ha pubblicato articoli su riviste e scritto libri sull’educazione alla sessualità, sull’orientamento alla crescita della persona, sull’integrazione e sul principio di pari opportunità nel processo educativo. Dal 2016 è Consigliera Comunale  a Milano e presiede la Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili.

 

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